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LE TERME CENTRALI DI CALES

LE TERME CENTRALI DI CALES E LE TERME IN ETA' ROMANA

LE TERME CENTRALI DI CALES E LE TERME IN ETA' ROMANA

 

 

A Cales, le terme che si ubicano nel settore centrale della città, corrispondente alla probabile piazza pubblica e nelle vicinanze del magnifico teatro e del tempio, costituiscono un esempio delle prime sperimentazioni costruttive riguardanti tali edifici con finalità di pubblica utilità in età repubblicana. Il complesso termale, già noto nel XVIII secolo e confuso dagli studiosi locali, come Mons. Capece Zurlo e Mattia Zona, con un tempio addirittura dedicato a Mercurio, è stato interessato da un'unica campagna di scavo, diretta da W. Johannowsky nel 1960 e mai più ripresi. Per anni sono state abbandonate e sottoposte alle intemperie e all'azione della vegetazione devastante, sono state oggetto di pulizia e recupero per la fruizione pubblica prima da parte del Gruppo Archeologico Falerno - Caleno e, in anni piuttosto recenti, della Rete Archeocales. Tuttavia, costituisce un documento delle prime terma realizzate in Campania e nel Lazio nella metà del I secolo a.C. che seguono le stesse caratteristiche costruttive, l’ordine canonico nella distribuzione delle sale, il primo utilizzo dell'ipocaustumche serviva per le sale adibite a bagno caldo e gli stessi stili architettonici, decorativi e iconografici. Il complesso termale di Cales, realizzato in opera quasi reticolata con uso di tufelli, ha restituito l'apodyterium, cioè lo spogliatoio, pavimentato con belle tessere a mosaico in bianco e nero, con pareti affrescate in secondo stile pompeiano e stucchi parietali con scene di palestra, semicolonne e capitelli ormai in gran parte perduto, nonchè una pregevole statua di Diana, dea della caccia. In età tardo imperiale tale ambiente subisce una trasformazione, diventa una sala adibita a bagno freddo. Seguono un vano adibito a tepidarium, ossia l’ambiente per il bagno tiepido, a sud di questo un calidariumabsidato, adibito al bagno caldo, affiancato da un vano seminterrato, che aveva funzione di praefurnium, il focolare che distribuiva il calore nelle intercapedini murarie e sotto il pavimento dei vani per il bagno caldo. A lato del tepidario sorge il bellissimo laconicum, dalla forma circolare e nicchie angolari, che in origine erano sostenute da semicolonne, aveva la funzione di 'sauna'. A sud di questo vano si sviluppa il destrictarium, sala adibita per le unzioni con olio e unguenti profumati. Sul lato orientale si sviluppa un particolare e stretto corridoio voltato in opera quasi reticolata che prevede l'utilizzo di blocchi di calcare. Presso l'estremità nord e sud del lato occidentale, l'edificio termale è delimitato da tratti di strade urbane, ormai non più visibili, e sarebbe opportuno una campagna di scavi per conoscere la reale estensione dell'edificio e la ulteriore presenza di vani che potrebbero completare le conoscenze e le acquisizioni relative alla sua funzione fondamentale in quanto si colloca nella possibile area del foro cittadino di Cales. Le terme, inventate agli inizi del I secolo a.C. Da Caio Sergio Orata osservando i vapori bollenti delle sorgenti naturali dei Campi Flegrei, avevano una funzione di pubblica utilità nel mondo romano, un luogo dove potersi lavare per i cittadini, oltre che rappresentare un momento di relax e di incontri dopo una giornata dedicata al lavoro. Si passava dallo spogliatoio all’ambiente per il bagno tiepido, con graduale passaggio, alla sala per il bagno caldo e infine a quella per il bagno molto freddo, talvolta si rischiavano infarti per questo shock termico. Tali ambienti erano affiancati da sale adibite a sudazioni, palestre, piscine e in età imperiale, anche da biblioteche e porticati, un esempio di concezione architettonica grandiosa costituiscono le Terme di Traiano, ubicate nel Foro omonimo a Roma. Soltanto i ricchi possedevano bagni privati, i cosiddetti balnea. Nella fase più antica esisteva la separazione dei sessi nell’uso dei bagni, mentre in traianea si accetta la promiscuità dei sessi. L'ingresso alle terme si pagava a un addetto ai servizi, un quarto di asse mentre in età traianea un quadrante. Dunque, nel mondo romano e nei centri romanizzati, come a Cales, non mancavano edifici e spazi di utilità pubblica e di svago dopo una intensa giornata giornata dedicata ai negotia, al lavoro e alla famiglia e andare alle terme significava non solo dedicarsi all'igiene personale ma anche rilassarsi, incontrarsi con gli  amici, discutere di politica, parlare di lavoro e sostare per fugaci appuntamenti. 



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